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16 ottobre, 2012

PROGETTARE IL GIARDINO: come scegliere le piante da mettere a dimora nei nostri angoli verdi


L’arrivo dell’autunno è considerato dai giardinieri un ottimo momento per dare una bella sistemata i nostri angoli verdi, cogliendo l’occasione per mettere a dimora nuove piante, che avranno così tutto il tempo per assestarsi nel terreno e prepararsi a un’abbondante crescita e fioritura nella prossima primavera.

Viviamo in un Paese speciale: mare e pianura, collina e montagna, aree costiere e bacini lacustri godono un clima particolarmente dolce che, in tutta Italia, ha permesso lo sviluppo di una vegetazione ricchissima di specie e varietà. Così, nell’imbarazzo della scelta di quale prediligere nella progettazione del nostro giardino, procediamo intanto a una suddivisione per macrocategorie.
Cominciamo con le piante ornamentali ad alto fusto, dove primeggiano gli alberi tipici della macchia mediterranea come leccio, ulivo, corbezzolo e carrubo, accanto alle numerose varietà d’agrumi e ad alcuni splendidi esemplari di schinus molleroverellaprunus pissardi e robinia.

Ulivo


Ideale per adornare muri e grigliati è il folto gruppo dei rampicanti: jasminum rhyncospermum, dalla crescita rapida e resistente, bignonia, hardenbergiaduranta e la meravigliosa gamma delle rose rampicanti.

Bignonia rosa


Rosa rampicante


Importanti per creare aiule lussureggianti e molto colorate sono i cespugli da fiore, come la bellissima abelia o la westringia, e le piante tappezzanti, dal ginepro al coprosma kirkii, dal cotoneaster al polygonum.

Westringia rosa

Quanto alle siepi, l’offerta è vasta: pothinia, dodonaea, viburno lucido, pitosforo, eleanius…




Pitosforo silver queen



Nella progettazione di un giardino, il gusto personale deve tenere in considerazione una serie di fattori che hanno il potere di determinare benessere e prosperità delle piante.

La prima fondamentale variabile è la grandezza.
In un giardino che non offre grandi opportunità di spazio, preferiamo alberi dalla crescita contenuta come il corbezzolo, utilizziamo rampicanti che possano abbellire senza occupare molto, rinunciamo a qualsiasi pianta strisciante e tappezzante e divertiamoci invece con cespugli da fiore, scegliendo varietà che fioriscono in periodi diversi, ad esempio abelia e mirto.

Abelia variegata

Mirto


Se abbiamo la fortuna di un giardino di ampie dimensioni, sbizzarriamoci con le ornamentali ad alto fusto e permettiamoci persino uno schinus molle, che non di rado raggiunge i 15 metri. Ai loro piedi possiamo giocare con i cromatismi di varie tappezzanti e creare grandi gruppi di cespugli: perfetto è l’accostamento tra vari tipi di buddleia e la polygala myrtifoglia. Per una siepe aggiungiamo un tocco di colore con una photinia a foglia rossa o una dodonaea, le cui foglie cambiano colore a seconda della temperatura.

Photinia x fraseri

Polygala Myrtifolia


La luce è l’elemento vitale per tutte le piante. Oltre il 90% delle specie ha bisogno dell’esposizione quotidiana ai raggi del sole, che può variare da totale a parziale. Se abbiamo un giardino con diversi spazi in ombra per parecchie ore al giorno, siamo molto condizionati nella scelta delle piante da mettere a dimora: aralia, aucuba, hardenbergia, viburno tinus, eleanius e timo sono quelle che meglio sopportano questa condizione.

Timo limone variegato

Timo red carpet


C’è poi la possibilità di dare un indirizzo tematico ben preciso all’estetica del nostro giardino: una volta valutate le questioni di spazio ed esposizione, il clima e la naturale conformazione del terreno, possiamo decidere di realizzare un ambiente mediterraneo, nordico, tropicale o semplicemente mettere insieme gli esemplari che più ci piacciono da ogni parte del mondo.

Pur avendo una lunga e molteplice esperienza in fatto di progettazione e realizzazione di giardini, noi di Bartoli Garden amiamo in maniera particolare le piante tipiche della nostra terra e lo stile mediterraneo è il nostro favorito. Se anche voi la pensate così, ecco un elenco delle piante tipiche della macchia che potrete ospitare nel vostro angolo verde: ulivo, leccio, corbezzolo, carrubo, mirto, ginepro, timo in tantissime varietà, alloro, lavanda, lentisco…

Lavanda stoechas

Un ultimo paragrafo vogliamo dedicarlo al prato: che sia già pronto o si tratti di semina, è importante avere la giusta miscela preparata in base alle caratteristiche del terreno e dell’esposizione. In questi giorni è ormai tardi per la messa a dimora del prato: i mesi ideali per la semina sono aprile, maggio e settembre. Ma la cura del prato è un argomento che avremo modo di trattare approfonditamente all’inizio della primavera.

Per ciò che riguarda invece concimazioni e trattamenti siamo sempre a vostra disposizione:  portate in vivaio (o mandateci una foto) del ramo o della foglia ‘incriminata’, vi daremo una diagnosi del problema e cercheremo insieme la soluzione più giusta.

21 giugno, 2012

SPECIALE PRATO E GIARDINI, PARTE PRIMA. Il prato questo sconosciuto

Anche se il prato è la parte più importante di un giardino, spesso finisce per essere la più trascurata perché, nonostante il grande impegno che ci si dedica, molte volte è proprio quella che ci riserva le delusioni più grandi: il problema è che si tende ad applicare tecniche di realizzo o manutentive insufficienti o inadeguate alla gestione del manto erboso.

Con questo primo post vorremo inaugurare una rubrica dedicata al prato per cominciare a fare un po' di luce sulle tecniche agronomiche migliori per la sua gestione. Ovvio che si cercherà di dare linee guida generali e che poi ogni prato avrà le sue difficoltà, le sue esigenze e, in una parola, la sua vita.

La sua vita, cominciamo da qui. Il prato è un organismo vivente e, come tale, ha i suoi alti e bassi, con esigenze nutritive e idriche diverse, malattie e, perché no, momenti di stress. Potrà sembrare una banalità quanto scritto, ma troppe volte si parla del prato come fosse un mattonato, un oggetto statico, un manufatto realizzato a regola d'arte e destinato a rimanere così per anni… Non è così: il prato è più simile ad un cucciolo che, se riceve le giuste cure, cresce e prospera.

Le essenze che compongono i prati si dividono in due grandi famiglie: microterme (prati inglesi) e macroterme (gramigne).
Andiamo a scoprire di cosa stiamo parlando.

Le microterme sono essenze che hanno una capacità vegetativa adatta a climi freddi. Sono in grado di germinare e crescere in un arco di temperatura compreso tra i 10 e i 27° C circa, hanno un'ottima resistenza al freddo e non subiscono danni seri neppure se il termometro dovesse scendere sottozero.

Le macroterme invece sono essenze più adatte a climi caldi. Richiedono temperature comprese tra i 20 e i 40° C circa per poter germinare e vegetare, reagiscono al freddo entrando in dormienza, dando l'impressione di aver di fronte prati secchi che però in primavera, al rialzarsi delle temperature, torneranno a rinverdirsi. Possono resistere in condizioni di freddo intenso solo per brevi periodi, diversi a seconda della specie utilizzata per la realizzazione del prato.

Come procedere dunque?
Per prima cosa occorre decidere che tipo di essenza costituirà il nostro nuovo prato e questo va stabilito in base all'esposizione del giardino (considerata anche la presenza di alberature, siepi e palazzi confinanti), del tipo di terreno e della disponibilità idrica.
La difficoltà più grande sarà data proprio del nostro clima dolce e temperato: tenete presente infatti che la lunga fascia climatica del nostro Paese, tranne che per le aree più estreme, non è l’ideale per nessuna delle due grandi famiglie.
Cosa fare quindi? Si tratta di scendere a compromessi e, anche in base al budget destinato al giardino, definire le nostre esigenze e le nostre preferenze. Nei prossimi “capitoli” di questa miniguida valuteremo i pro e i contro sia delle microterme sia delle macroterme e analizzeremo le loro necessità per poter vivere al meglio nei nostri giardini.

Chiudo questa prima parte con una parentesi importante da dedicare all'impianto d'irrigazione, che da solo gioca un ruolo decisivo nella buona riuscita di un prato: deve poter erogare acqua in modo il più possibile uniforme (anche se questo purtroppo non è sempre realizzabile) e nella fase di progettazione va tenuto nella massima considerazione.

Qui di seguito pubblichiamo alcune immagini dei 'lavori in corso' in questo mese in uno dei giardini curati da Bartoli Garden
















03 maggio, 2012

ROSE, una passione di famiglia

Finalmente maggio!
Già da un po' ormai siamo andati alla ricerca, tra le migliaia di varietà di rose esistenti, degli esemplari che avrebbero formato la collezione da ospitare nel nostro vivaio. E ora, con l’arrivo di quel che tutti conosciamo come il mese delle rose, ecco comparire i primi bellissimi boccioli.

La magia si ripete ogni anno, ma è davvero impossibile non restare incantati ore e ore ad ammirare lo spettacolo di forme, colori e profumi che la rosa sa regalare come nessun altro fiore. Nel caso dei Bartoli, poi, è il caso di dire che la passione smodata per le rose si tramanda e cresce di padre in figlio.
Così, se fino a qualche tempo fa era Sandro l'amante e l'esperto per la cura dei roseti, oggi il testimone è passato a Walter che, come un collezionista incallito, ti sa condurre alla scoperta dei nomi e delle storie delle protagoniste di questo fantastico e sconfinato universo.

Ecco qualcuna delle sue predilette.

Mohana, tappezzante

Jazz, tappezzante

Sevillana, rampicante

Michaka, rampicante

Pierre de Ronsard, rampicante

Cumba meillandina, rampicante

Santana, rampicante

Shogun, rampicante

Walzer della neve, rampicante

Camelot, rampicante

Heimatmelodie, alberello

Rosa commerciale, alberello
Rosa commerciale, alberello
Rosa commerciale, alberello

Baronessa, nostalgica a fiore grande

Contessa, nostalgica a fiore grande

Augusta Louise, nostalgica a fiore grande

Grafin, nostalgica a fiore grande

Dukat, nostalgica a fiore grande

Candelight, nostalgica a fiore grande

Abigail, nostalgica a fiore grande

China Girl, nostalgica a fiore grande

In questi giorni per gli amanti delle rose una visita è d'obbligo al vivaio per innamorarsi e scegliere quale di queste bellissime piante portare a casa.

Poi, una volta messa a dimora, non resta che concentrarsi sulla pulizia attenta e costante: tenere la pianta sempre libera da foglie ingiallite e fiori appassiti è l’irrinunciabile atto di prevenzione dalle malattie fungine, a cui le rose sono facilmente esposte. Se sarete bravi in questo e non dimenticherete di concimare periodicamente il roseto con prodotti ricchi di potassio e ferro, la fioritura sarà splendida e ininterrotta sino a novembre.

Per saperne di più, leggi anche LE ROSE DI MAGGIO




14 ottobre, 2011

LA VIOLA, quel tocco romantico che scalda l’inverno


È un dolcissimo pensiero d’amore raccontato da tantissime leggende, come quella secondo la quale fu colpita da una freccia del bel dio Cupido. Dal mito greco, che ne fa il fiore creato da Zeus per nutrire la sua amante Io divenuta una giovenca, alla storia di Napoleone e l’imperatrice Josèphine Beauharnais, nell’immaginario collettivo la viola è soprattutto questo: un elegante dono a cui affidare i sentimenti più intimi.

Per chi volesse dare un tocco di romanticismo al proprio balcone o giardino, che scaldi il cuore del rigido inverno ormai in arrivo, è proprio ottobre il mese migliore per piantare viole del pensiero dal fiore grande e i colori sgargianti, profumate mammole e piccole viole cornutelle.

Queste piante perenni, infatti, prediligono un clima fresco e non temono gelate. Forti per natura e nient’affatto bisognose di cure particolari, le viole vanno innaffiate con misura (evitando rigorosamente ristagni d’acqua nel terreno) e il concime è ciò che più d’ogni altra cosa le aiuta per una fioritura ricca e vivace.

Meravigliosa è la tavolozza a cui i cinque petali attingono intense tonalità e sfumature di giallo, arancio, viola e persino bordeaux.

Non resta che ammirarne le numerossime varietà e scegliere la vostra preferita, certi di poter anche ‘esagerare’ nell’acquisto: la viola in vaso con diametro 10 cm costa appena 50 cinquanta centesimi!